IL CIRCUITO

ATCL: una storia semplice, una vita difficile. 1981 – 2016

“Essere oggi un circuito territoriale a iniziativa pubblica e svolgere una funzione qualificata costituisce l’essenza di un lungo percorso professionale, tecnico e politico per mettere in rete esigenze, richieste, stimoli, esperienze spesso diverse fra loro. Circuito non si nasce. Circuito si diventa, attraverso un capillare e difficile lavoro, pionieri e costruttori di nuove strade al fine di sostenere comuni e regione nel loro impegno in favore della collettività. Si diventa circuito per promuovere la diffusione omogenea dello spettacolo dal vivo nelle sue diverse espressioni; per favorire la partecipazione delle categorie socialmente più deboli. Forse questa è la vera ragione per cui, nell’esperienza italiana, assistiamo raramente alla nascita di nuovi circuiti. Il Lazio non fa certo eccezione per una serie di ragioni incontrovertibili: il disequilibrio fra Roma e il resto della regione in termini di risonanza, di proposta e risorse disponibili; il numero limitato di strutture teatrali attive e agibili sul territorio; l’azione in aree assimilabili alle zone depresse per la scarsa capacità propositiva e ricettiva; il progressivo ridimensionamento delle risorse degli enti locali destinato alle attività culturali; la cronica mancanza di adeguata formazione professionale destinata a manager, operatori amministrativi e tecnici. In oltre trenta anni, pur tra innumerevoli difficoltà, ATCL è diventato un imprescindibile punto di riferimento, assicurando il tutoraggio delle Pubbliche Amministrazioni, il tutoraggio e recupero del sistema sale presenti in regione, il tutoraggio e la promozione dello spettatore, progressivamente sollecitato alla fruizione consapevole e non passiva dello spettacolo. A quest’attività ordinaria, nel tempo si è affiancata un’azione d’impatto altrettanto evidente, attuata solo al termine di specifiche analisi socio- economiche sulle potenzialità del territorio. Si tratta della definizione e attuazione di una progettazione mirata e concretatasi in diverse misure:

  • affiancare alla proposta teatrale quella musicale e di danza;
  • sostenere i nuovi talenti e le residenze;
  • avvicinare le nuove generazioni partendo dal mondo della scuola, cui offrire un prodotto e linguaggio contemporanei;
  • sostenere il ruolo culturale dei piccoli comuni;
  • promuovere attraverso lo spettacolo la conoscenza turistica del territorio, delle sue bellezze, della storia, delle tradizioni.

Si tratta di un impegno costante e quotidiano fondato sulla conoscenza e la professionalità che solo l’anzianità sul campo sa garantire, scevra da quell’improvvisazione e mercificazione che caratterizza i neofiti professionisti e che, nelle confusioni di ruoli e di etichette, rischiano di compromettere ogni capacità propositiva e progettuale in termini di socialità e politiche pubbliche”.

LA RETE DEI TEATRI

I PICCOLI SENTIERI, lo spettacolo nella scuola

SENTIERI D’ASCOLTO, l’innovazione teatrale

LA FORMAZIONE, il pubblico e gli artisti

LA DIREZIONE e lo staff

RECITARDANZANDO

NUOVI SPAZI, il teatro Rossellini a Roma

LE INVASIONI CREATIVE, i festival

“Il Senso dei Luoghi”

I festival estivi 2007

“Il Senso dei Luoghi”  

I festival estivi 2008

“Il Senso dei Luoghi”

I festival estivi 2009

La mia poetica, sulla drammaturgia italiana contemporanea,

a cura dell’A.T.C.L.

Intervista ad Alessandro Berdini

Trittico Jon Fosse Teatro India

“L’isola riflessa”

Festival di Ventotene, visita al carcere panottico di Santo Stefano.

“Terza Pagina” – Rai Cultura

Programma di Stefano Ribaldi e Paolo Fallai – Intervista a Alessandro Berdini.

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